venerdì 3 febbraio 2017

Il SODIO, questo sconosciuto!


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Ancora un po' di SALE? No, grazie.

Il noto a tutti "sale" da tavola, è una molecola chiamata Cloruro di Sodio, la cui presenza nella nostra alimentazione, non deve superare un certo limite, per non rappresentare fonte di rischio per malattie croniche come l'ipertensione arteriosa e correlate malattie cardiache.
Il rischio aumenta, se in famiglia un genitore soffre di pressione alta: pertanto, è fondamentale poter tutelare la nostra salute mediante piccoli accorgimenti alimentari e dello stile di vita. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre più di 2 grammi di sodio con la dieta giornaliera.  Due grammi sodio corrispondono a circa 5 grammi di sale da cucina, che sono all’incirca quelli contenuti in un cucchiaino da tè.

Proprio l'altro giorno, una mia paziente mi domandava quali sono gli alimenti più ricchi di sale ( e quindi di sodio!) da evitare o quantomeno ridurre, non solo in presenza della fatidica pressione alta ma anche al fine di prevenirla.
Ecco alcuni consigli che potrebbero darvi una mano:

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  • Nella hit parade dei più salati trionfano senz'altro i cibi a lunga conservazione (cibi in scatola, surgelati, sottaceti, salatini, patatine ecc) e quelli a lungo stagionati (salami, insaccati, formaggi stagionati come grana, caciocavallo, emmenthal ecc);
  • Da sottolineare la cattiva presenza del fast food sempre più frequentemente sulle nostre tavole (patatine fritte, cheeseburger, panini farciti, focacce, pizze ecc) ...un boom ipersalato, ipercalorico e iperdannoso!
  • Il sodio si trova anche nell'acqua che beviamo, benchè alcune marche di acqua ne abbiano meno;
  • I più subdoli sono i dolci confezionati : biscotti, brioche, snack, contengono non modeste quantità di sale che viene abilmente mascherato dal sapore dolce dello zucchero presente; 
  • Bere 1,5-2 litri di acqua al dì (se non siete già ipertesi) è sicuramente una buona abitudine per aiutarvi a "diluire" tutto il sale che arriva nel nostro organismo; 
  • Quando insaporite gli alimenti, usate il cucchiaino e non andate " a occhio": vi aiuterà a capire quanto sale starete assumendo
  • Se proprio volete usare il sale per condire il cibo, usate quello iodato che, essendo arricchito in IODIO, contribuirà a prevenire malattie come l'ipotiroidismo. 
  •  Comunque, secondo le stime della Commissione Europea, il sale presente nei cibi industriali o consumati fuori casa è più del 75% e quello aggiunto nelle preparazioni domestiche è solo il 10% circa.
In conclusione, dedicando più tempo alla preparazione del cibo in casa prediligendo ingredienti freschi a quelli conservati o già pronti, fareste senza dubbio la scelta migliore per la vostra salute. 




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