venerdì 30 ottobre 2020

PIANTE OFFICINALI IN GRAVIDANZA: quali consentite?

L’uso della fitoterapia per prevenzione e trattamento salutistici è un trend in crescita in tutto il mondo. 
Le donne in gravidanza ed allattamento non fanno eccezione; la prevalenza riportata dell’uso è fra 1 e 60 %. Nonostante la comune percezione di sicurezza, le azioni farmacologiche delle piante medicinali possono essere potenti, e bisogna pertanto, conoscerne i vari aspetti.

Sull'argomento "erbe" in gravidanza sono disponibili alcuni documenti di organi istituzionali che a più riprese hanno ribadito alcuni concetti generali ma che non possono rimanere sconosciuti (AIFA, Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute). 

Il problema della sicurezza dei prodotti naturali assunti in gravidanza nasce dal fatto che generalmente non sono sufficienti i pochi clinical trials disponibili su alcune piante, servirebbe semmai studi osservazioni caso-controllo su grandi numeri, disegnati appunto per la valutazione della SICUREZZA piuttosto che trials disegnati per valutare l'EFFICACIA della pianta.

In rete si trovano indicazioni di elenchi di piante proibite e di piante ammesse, da parte di autori vari, ma il problema rimane e deve esser valutato caso per caso, soprattutto in relazione al tipo di prodotto, al tipo di associazione di piante, ed in particolar al tipo di preparato o di estratto.

 

Per fare un esempio, l'olio di SEMI DI FINOCCHIO, fruibile per un problema di dispepsia o flatulenza, è molto differente da una semplice tisana a base di finocchio, che rispetto all'olio, risulta essere molto molto meno concentrata. Analogamente, per la menta piperita, per lo zenzero (sì proprio lui!), melograno, prezzemolo, cannella, salvia, aloe, senna, cascara...sono tutte piante che presentano potenziali effetti sulla donna in attesa. Ormai è risaputo quanto la placenta sia un tessuto che lasci passare non solo molecole deputate al nutrimento del bambino,ma anche purtroppo, batteri, virus, anticorpi e antigeni di varia natura...figuriamoci, gli eccipienti e le sostanze attive dei fitoterapici.
Possiamo dunque classificare le piante officinali, in base al loro EFFETTO, sulla donna gravida e conseguentemente sul FETO:
- RISCHIO DI ABORTO: olii essenziali...es. il propoli;
- EFFETTO MUTAGENO: es. lo zenzero, benchè si tratti di un potenziale effetto che necessita di ulteriori studi;
- AUMENTATA CONTRATTILITà UTERO: è data dai più conosciuti lassativi come senna, aloe, cascara;
- TOSSICITà DIRETTA sul feto: assenzio, menta, ginepro, salvia, cannella, borragine, farfara;
Persino la CAMOMILLA (romana e germanica), usata per alleviare disturbi gastrointestinali o stati d' agitazione, risulterebbe avere un effetto di aumento sulla contrattilità uterina.

  • Le sostanze vegetali maggiormente rischiose sono comunque gli oli essenziali e gli alcaloidi, tutti ad altissima diffusibilità  dotati sempre di basso indice terapeutico, quindi potenzialmente tossici per l’embrione o il feto, o attivi sulla contrattilità uterina, e quindi potenzialmente a rischio di aborto.  La caffeina e la nicotina riducono facilmente l’irrorazione placentare e pertanto in gravidanza è controindicato il fumo e l’assunzione di molti caffè, così come altre piante neurocardiostimolanti o neurocardiotossiche quali l’Efedra, la Noce moscata, l’Arancio amaro.  Il Ministero della Salute ha emesso anche provvedimenti restrittivi relativi all’uso di alcune erbe in gravidanza, quali per esempio gli integratori a base di Ginkgo biloba, il Citrus aurantium e il Riso rosso fermentato. Fino a qualche anno fa, le piante più usate, considerate innocue, erano: MENTA PIPERITA, MACROCARPO o MIRTILLO ROSSO cranberry e ZENZERO. E' invece richiesta cautela per: rosa canina, lampone e valeriana. 

    COME COMPORTARSI?
  • Possiamo concludere affermando che in gravidanza (come anche in allattamento) è bene evitare in primis olii essenziali di qualsiasi tipo, per non andare incontro a effetti indesiderati sia sulla mamma che sul feto/embrione, ma cercare, laddove possibile, di fare a meno anche di estratti, infusi concentrati dei quali, al momento non si conoscono bene reazioni avverse. Tuttavia, una tisana al finocchio o alla malva (quest'ultima ritenuta abbastanza sicura dagli ultimi trials), bevuta una tantum, non rappresenta un'occasione nociva  e può essere considerata accettabile nell'alimentazione della gestante. 





  • giovedì 14 maggio 2020

    POLPETTE DI CAVOLFIORE


    Hanno un odore di zolfo quando le cuciniamo, che ai più non piace, ma in bocca sprigionano un sapore più che gradevole. Sto parlando delle BRASSICACEE o CRUCIFERE, piante la cui forma ricorda vagamente una croce. A questa famiglia di verdure appartengono: cavoli, cavoletti di Bruxelles, cavolfiore, broccoli, verza, cime di rapa, cavolo-cappuccio e molte altre varietà di cavolo. Quali sono le proprietà? potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico, vitamina C . Contengono inoltre principi attivi anticancro, antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti, antiscorbuto, come isotiocianati e glutatione, quest'ultimo molto poco presente nell'intestino delle persone con malattie neurologiche e disturbi come l'autismo. Sono depurativi, rimineralizzanti e favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Il cavolfiore è particolarmente indicato in caso di diabete perché le sue proprietà contribuiscono a controllare i livelli di zuccheri nel sangue. Secondo alcuni studi americani il cavolfiore aiuta a prevenire il cancro al colon e l'ulcera e cura l'anemia.

    • Le BRASSICACEE non sono indicate se soffrite di sindrome dell'intestino irritabile (colite) o patologie della tiroide, poichè gli isotiocianati potrebbero interferire con il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea.
    LE POLPETTE DI CAVOLFIORE, sono ideali per i vostri bimbi, che spesso non apprezzano il sapore e l odore deciso di questa verdura. 🥦🥦🥦
    Ingredienti
    - 200 g cavolfiore bianco
    - 1 patata gialla
    - 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
    - 1 uovo
    - semi di papavero a scelta
    - pangrattato integrale
    - olio evo
    - sale e pepe
    Procedimento
    1) lessate il cavolfiore lavato con la patata fino a renderli ben cotti (prova della forchetta)
    2) scolateli e schiacciateli con la forchetta, poi amalgamateli con l'uovo, il parmigiano, un po' di acqua o latte, un pizzico di sale e pepe
    3) aggiungete i semi a piacere e il pangrattato
    4) formate delle palline e schiacciatele leggermente con le mani in superficie
    5) cuocetele in forno, adagiandole su carta da forno, con un filo di olio, a 180 gradi fino a doratura.
    Se siete intolleranti al lattosio, usate il parmigiano 30 mesi o il granBiraghi che è senza lattosio, oppure potete optare per formaggio vegano o ancora mandorle tritate finemente, cambierà il sapore, ma il risultato sarà eccezionale. 

    mercoledì 13 maggio 2020

    FOCACCIA AI 5 CEREALI con semi di lino e curcuma


    Ingredienti per FOCACCIA CON SEMI DI LINO AI 5 CEREALI
    • 300 g farina ai 5 cereali integrale
    • 200 g farina 0 o manitoba
    • Mezzo cubetto di lievito di birra o 1 bustina di lievito in polvere Mastrofornaio
    • 2 cucchiai di semi di lino
    • 1 cucchiaino di curcuma 
    • 1 pizzico di sale
    • 2 cucchiaini di zucchero
    • Olio extravergine d’oliva

    PROCEDIMENTO
    Versate le farine in una ciotola capiente e al centro versateci l’olio, lo zucchero e il lievito, la curcuma e i semi; impastate con una forchetta aggiungendo poco alla volta acqua tiepida in cui avrete disciolto il sale e successivamente, proseguite usando le mani e lavorate l’impasto su un tavoliere o una superficie infarinata, finchè risulterà morbido e omogeneo. Mettete a riposare nella stessa ciotola, coperta da pellicola in luogo non freddo o coperta da un canovaccio umido in un forno spento precedentemente riscaldato.
    Per la lievitazione sarà sufficiente un’ora piena. Stendete l’impasto e ricavate il pezzo di pasta in base alla vostra teglia da forno. Condite a piacere, ad esempio con salsa di pomodoro, un pizzico di sale, origano e pepe e qualche cubetto di mozzarella.


    venerdì 20 marzo 2020

    Come organizzare la Spesa ai tempi del COVID-19

    Oggi è il 20 Marzo 2020, alle ore 3.50 è entrata ufficialmente la Primavera astronomica, eppure mi chiedo quanti di voi stanno pensando all'arrivo della lieta stagione. Con la pandemia del virus SARS Covid-19 così come è stata dichiarata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità qualche giorno fa, la tensione e la paura sono palpabili e diventa quanto più necessario ed opportuno rimanere nelle proprie case, per limitare al massimo l'avanzata del contagio.

    Tuttavia, molti di noi escono quasi tutti i giorni per fare la spesa o per comprare farmaci e supplementi, pur dotandosi di guanti e mascherine.
    Oggi voglio darvi qualche dritta su come ORGANIZZARE UNA SPESA BI- SETTIMANALE o anche più, per cercare di uscire il meno possibile dalle vostre abitazioni.
    FATE UNA LISTA DELLA SPESA, che sia il più completa possibile, in cui elencate non solo gli alimenti di uso quotidiano, come latte, uova, biscotti, pasta, frutta, verdura, carne, pesce, pane, formaggi, ma anche acqua, lievito, farina, zucchero, caffè, tè, sale, bicarbonato, legumi (meglio secchi) e oggetti che possono servire per la pulizia della casa e della persona, cercando di pensare a lungo raggio, ovvero : cosa mi servirà tra 2 settimane? Perciò dovreste fare un semplice calcolo di quanto consumate in media per ciascun prodotto in base ai componenti della vostra famiglia. In questo calcolo, conta molto anche la FREQUENZA dei cibi che consumate. Ad esempio:
    La PASTA: se la mangiate 5 volte a settimana e siete 4 persone, quindi in media 400 g al giorno, il calcolo è 400x5= 2 kg di pasta a settimana= 4 kg  in 2 settimane

    La CARNE BIANCA (pollo, tacchino, coniglio): se la mangiate 2 volte a settimana, 150 g per persona e siete 4 persone, il calcolo sarà 600x2=1,2 kg di carne a settimana= 2,4 kg in 2 settimana

    1. PREPARATE IL FRIGO ED IL FREEZER/CONGELATORE: l'ideale sarebbe avere 2 frigoriferi e 2 frezeer, in modo da stipare gli alimenti senza sovraccarico; pulitelo bene con acqua e bicarbonato e una spruzzata di aceto e asciugate i ripiani. 
    2. ATTREZZATEVI DI UN'AUTO CON BAGAGLIAIO CAPIENTE, di SACCHETTI RIUTILIZZABILI per la spesa, di UNA BORSA FRIGO AMPIA: questi "strumenti" vi aiuteranno a fare una spesa come si deve;
    3. SCEGLIETE UN ORARIO poco affollato in  cui potete fare la spesa in santa pace; potrebbe sembrare un consiglio banale, ma se ci pensate bene, nel fare una spesa in fretta e furia, con l'ansia di uscire dal supermercato, rischierete di dimenticare quasi certamente qualcosa!
    4. FATE LA SPESA con la LISTA ALLA MANO: che siate tecnologici, quindi tipi da smartphone o iNotes, o tradizionali- come me- con il classico "papiro" in mano non conta, purchè sappiate cosa state facendo.
    5. COME FARE LA SPESA: una volta nel supermercato con il vostro carrello e le sporte delle spesa, dirigetevi verso lo scaffale degli alimenti non deperibili come pasta, pane, conserve, legumi, tonno, farina, cereali come riso, farro, orzo, miglio, ecc.. Mi raccomando non prendete 20 pacchi di riso o di sardine sotto sale se sapete che non lo mangerete;  a seguire i prodotti da frigo come formaggi, carne, pesce, frutta, verdura e infine i SURGELATI. Di solito i surgelati non li compro, ma in questo caso, facciamo un'eccezione: vi consiglio di calcolare la quantità di surgelati anche in base alla capienza del vostro freezer; tra i surgelati che non devono mancare sono: FILETTI DI PESCE (evitate gli impanati), CONTORNI DI VERDURE, PATATE A SPICCHI; metteteli nella borsa frigo nell'attesa di tornare a casa: così rispetterete la CATENA DEL FREDDO. Il pane, prendetelo in base al consumo che ne fate e variate, integrale, di grano duro, ai cereali, con semi ecc. Andrà nel congelatore.Non dimenticate i sacchetti gelo per porzionare il cibo da congelare; 
    6. Una volta a casa, CONSERVATE PER PRIMI I PRODOTTI FRESCHI e da CONGELARE: 
       - La VERDURA, mondatela, pulitela e tagliatela a pezzi e porzionatela in sacchetti di plastica             biodegradabile (quella più ricca di acqua come la lattuga ponetela in un canovaccio nel cassetto in basso del frigo); lasciate nel frigo solo quella che consumerete in settimana, SENZA LAVARLA (altrimenti farà subito marcia); il resto, SBOLLENTATELA per 2-3 minuti in un tegame portato a bolllore e poi, dopo averla scolata per bene, congelatela in porzioni idonee al vostro consumo. 

    - La CARNE, anche questa va porzionata in base ai vostri consumi: se avete comprato quella già in vaschette con etichetta e peso, metà del lavoro è fatto. Altrimenti, armatevi di bilancia, guanti e coltello, scegliete un piano di lavoro o un tagliere sterile, e porzionatela a dovere, usando lo stesso criterio della verdura, ma SENZA LAVARLA o SBOLLENTARLA! Il pesce fresco va consumato entro 2 giorni, quello già surgelato va direttamente in freezer.

    - IN FRIGO, la disposizione degli alimenti su ciascun ripiano ha il suo perchè; vi invito a leggere il mio articolo su questo argomento, per assicurare ai vostri alimenti il corretto mantenimento e salubrità. http://lasaluteintavola.blogspot.com/2015/04/come-conservare-i-cibi.html
    Una regola generale da rispettare è: i cibi a più vicina scadenza sono da porre avanti, più in vista, così non rischiate di dimenticarli in un angolo remoto del frigo. Inoltre, evitate di mettere uno accanto all'altro cibi crudi e cibi cotti.
    - Infine, - ma questo potrebbe essere il primo punto della lista- organizzate uno schema dei pasti della settimana, in modo a capire al meglio come conservare gli alimenti. Oppure potreste andare a braccio, e organizzarvi via via con ciò che avete messo in frigo, ma sarebbe  una soluzione non proprio comoda. Per saperne di più sull'organizzazione dei pasti settimanali, volendo seguire una CORRETTA DIETA MEDITERRANEA, potete leggere questo articolo: https://www.nutriviva.it/covid-19-consigli-dietetici-per-affrontare-lemergenza/

    In bocca al lupo a tutti e incrociamo le dita perchè tutto finisca il prima possibile. Un grosso abbraccio virtuale a tutti!