domenica 8 marzo 2015

Onnivora, Mediterranea, Vegetariana o Vegana.... Qual è quella giusta?

L'argomento di questo post, è probabilmente tra i più discussi dei giorni nostri, in fatto di alimentazione. Mi riferisco naturalmente, alle diverse tipologie di stili alimentari maggiormente diffusi tra la popolazione Occidentale. Qual è il dilemma? 
Innanzitutto, non è corretto asserire che ci sia una dieta più corretta di un'altra, perché la dieta è un insieme di componenti nutrizionali che possano e devono soddisfare determinati criteri della persona: età, sesso, costituzione corporea (percentuale massa magra e grassa), attività fisica, lavoro, presenza o assenza di patologie ecc. Per cui in questo articolo, vi mostrerò oggettivamente in cosa differiscono, pro e contro di ciascuna di esse. 

1)  Dieta ONNIVORA: più della metà della popolazione occidentale- purtroppo- mangia in questo modo: carne rossa e/o bianca ogni giorno, pesce saltuariamente, formaggi e insaccati ogni giorno, pane, pasta, dolci e cibi fast-food spessissimo. Insomma una montagna di carboidrati semplici pro-diabete, grassi saturi pro-steatosi ed un sovraccarico di proteine ammazza-reni. Da questo stile alimentare dipendono non solo le principali malattie metaboliche da eccessivo benessere del mondo Occidentale (diabete, infarto, arteriosclerosi, obesità) ma anche temibili neoplasie, così come confermato da numerosi studi di coorte. In un mondo in cui tutti vanno di fretta, stiamo dimenticando il reale valore del cibo e di come può essere impiegato a nostro beneficio, per cui si finisce per scegliere ciò che è più veloce e semplice da cuocere, meglio ancora se è già pronto al consumo! Il risultato...in Italia una percentuale elevata (24%) di bambini obesi o sovrappeso di età compresa tra i 6 e gli 11 anni ed un numero crescente di diagnosi di tumore al colon-retto (l'Emilia Romagna ne detiene il triste primato). La situazione non è da meno in altri Paesi dell'Europa e negli USA. Vantaggi di questa dieta? io non riesco ad individuarne alcuno. 

2) Dieta Mediterranea: a darle questo appellativo, fu un biologo Americano, Ancel Keys, che dedicò buona parte della sua carriera allo studio ed al confronto delle abitudini alimentari di popolazioni di 7 Paesi del mondo, fra cui Italia, Grecia e Spagna (Paesi che si affacciano sul bacino Mediterraneo). Dopo aver condotto questo ambizioso progetto, pubblicò i risultati delle sue ricerche, racchiusi nell'emblematica PIRAMIDE ALIMENTARE,  affermando che la dieta Mediterranea, risultava essere la dieta più idonea e allo stesso tempo equilibrata, nella prevenzione di moltissime malattie. Essa prevede: tutti i giorni una porzione di pane, pasta, cereali vari, frutta e verdura in abbondanza; 2-3 volte a settimana latte e derivati, pesce, olio d'oliva e uova, dolci e alcool solo una volta a settimana assieme alla carne rossa. 
Keys, non si sbagliava, benchè al giorno d'oggi l'attualità della Dieta Mediterranea, sia stata messa in dubbio per alcuni aspetti. Come nutrizionista io la sostengo fermamente e la propongo anche a chi desidera perdere peso senza rinunciare alle proprie abitudini alimentari.  
3) Dieta Vegetariana : sempre più persone scelgono di aderire al "vegetarianesimo". Del quale, esistono diverse forme: ad esempio, i pescetariani sono vegetariani, ma mangiano il pesce. La dieta vegetariana classica contempla frutta e verdura come base, con l'aggiunta di uova, latte e derivati dei quali però, non vi è un abuso di quantità rispetto a quanto presente nella dieta Mediterranea, benchè essi rappresentino valide fonti di amminoacidi essenziali, quindi proteine nobili e vitamine. I vegetariani sostituiscono l'assunzione di proteine animali con quelle di origine vegetale: i legumi ovviamente, e la SOIA, il legume per eccellenza, che vanta una concentrazione proteica nettamente superiore a quella di altri legumi in associazione ad alta digeribilità e poche calorie. I semi della soia vengono impiegati nei modi più disparati: per ottenere farine e quindi pasta, pizza, biscotti; per produrre il latte di soia, formaggi come il TOFU e infine salse, yogurt e gelati (consigliati anche a chi ha problemi di colesterolo alto). 
La dieta vegetariana, se fatta con criterio e la giusta direzione di un esperto, può migliorare la vita, perchè "alleggerisce" il sistema digerente, il sistema cardio-circolatorio, nervoso e giova anche allo spirito. Non è priva di alcun nutriente essenziale come molti potrebbero credere ma anzi,  è varia e fornisce al corpo umano nutrienti di origine vegetale che, rispetto a quelli di origine animale, non sono correlati con dismetabolismi e carcinomi. Il doppio risvolto della medaglia è che, proprio gli alimenti che ci fanno più bene, sono anche quelli che fanno più bene al Pianeta...è quanto racchiuso nella DOPPIA PIRAMIDE ALIMENTARE o PIRAMIDE AMBIENTALE, dove, alla produzione di carne e derivati, coincide un pesante consumo di fonti idriche, geologiche, di combustibili fossili e perciò un' importante produzione di anidride carbonica (più inquinamento!!). Potete vedere nell'immagine  qui sotto quanto affermo. Un motivo in più per scegliere di mangiare green.   


4) Dieta Vegana: spesso, chi la sceglie lo fa primariamente per motivi di natura etica, ovvero la necessità di rispettare il mondo animale e non sfruttarlo in alcun modo a nostro vantaggio, per non arrecare danni all'ecosistema e nella fattispecie all'animale stesso, visto come un essere vivente con un'anima e quindi dei sentimenti.  C'è chi considera il "veganesimo" la forma "estrema" della dieta vegetariana, poichè rispetto a quest'ultima, elimina il consumo dei derivati animali quindi latte, formaggi e uova, basandosi esclusivamente sui prodotti del mondo vegetale. Se non è gestita con le giuste conoscenze, può condurre a gravi deficit nutrizionali come anemia sideropenica e la più grave anemia perniciosa, dovuta a un insufficiente apporto di vitamina B12, la quale è una prerogativa del mondo animale; i vegani sono perciò costretti ad ottenerla con l'ausilio di integratori vitaminici. Inoltre, si impone la necessità di fare controlli del sangue periodici, in modo da evidenziare o no eventuali deficit. Inequivocabili anche in questo caso, i vantaggi a carico del sistema digerente, cardio-vascolare e renale.

Al giorno d'oggi, sempre più mamme, scelgono di iniziare i loro piccoli al mondo del vegetarianesimo e del veganesimo, fin dallo svezzamento. Ma la domanda che io vi pongo è: è giusto poter decidere per i nostri figli? Precludere loro la possibilità di sperimentare nuovi gusti e sapori sconosciuti? Instaurare un'impronta nutrizionale ed un'esperienza gustativa che li influenzerà anche da adulti? La parola ai posteri, poichè qui non parliamo solo di Scienza ma anche di Etica... 
  
Il MONDO è bello perchè è VARIO ! 




Nessun commento:

Posta un commento